Una "query di ricerca" è una domanda o una richiesta di informazioni che un utente inserisce in un motore di ricerca. Nel contesto del digital marketing e della SEO, una query di ricerca si riferisce specificamente al termine o alla frase che una persona digita in un motore di ricerca come Google per trovare informazioni, prodotti, servizi o risposte.
Le query possono variare da una singola parola a frasi più complesse e spesso riflettono l'intento dell'utente, cioè ciò che spera di trovare o di realizzare con quella ricerca. Comprendere le query di ricerca degli utenti è essenziale per ottimizzare i contenuti online e assicurarsi che corrispondano alle esigenze e alle aspettative del pubblico target.
Trovare con quali "query di ricerca" catturare l'interesse di nuovi potenziali clienti è l'arte di selezionare le "keywords" (parole chiave) giuste, quelle digitate da potenziali nuovi clienti. In questo articolo ci immergeremo nel mondo delle parole chiave, ma con un occhio critico: non tutte le keywords sono uguali. Esplorando il concetto di "search intent" (intento di ricerca), vedremo come alcune parole chiave siano più efficaci per strategie SEO, mentre altre si adattino meglio alle campagne Google Ads.
Essere presenti con il proprio sito web nella prima pagina di Google, è un risultato fondamentale per un'azienda che vuole sfruttare le potenzialità del Digital Marketing per attrarre clienti e generare opportunità di business.
Questo risultato è ottenibile sostanzialmente in due modi: con attività di SEO e SEO Marketing, attraverso Campagne di Annunci a Pagamento - SEA, o con entrambi.
Ma qual è strategia è più efficace?
Qual è la sostanziale differenza?
E quali elementi chiave vanno considerati per decidere su quale strategia puntare?
La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, è l’arte e la scienza di ottimizzare un sito web per migliorarne la visibilità nei risultati dei motori di ricerca; il SEO Marketing ha l’obiettivo è rendere il sito più facilmente rintracciabile da persone che cercano prodotti, servizi e soprattutto informazioni e risposte alla proprie domande.
SEO e SEO Marketing sono un investimento che porta risultati a lungo termine, bilanciando gli investimenti in annunci Ads a pagamento, e consentendo di costruire un posizionamento autorevole sul web.
Gli Annunci Google Ads, sulla carta, offrono il medesimo risultato, poiché consentono di comparire in prima pagina in funzione di una determinata ricerca.
Queste due attività, che possono sembrare identiche da chi non è esperto in materia, differiscono parecchio, in termini di costi, di rapidità di ottenimento del risultato e durata. Ma la vera differenza sta nel loro utilizzo in funzione di un altro concetto chiave: le query di ricerca! Fare marketing sui motori di ricerca, ovvero SEM, non serve solo a vendere, ha infatti diverse funzioni utili in tutto il ciclo di vita del cliente, consente infatti di ottenere diversi risultati:
Per scegliere tra la SEO e gli Annunci Google Ads, è fondamentale comprendere il concetto di "Search Intent" (intento di ricerca) nascosto nella query di ricerca, che deriva dal "Job to be Done" (lavoro da svolgere). Questo intento rappresenta la necessità o il desiderio che spinge un utente a effettuare una ricerca online.
Il Search Intent può variare ampiamente: alcune persone cercano informazioni, altre vogliono fare un acquisto immediato. Qui entra in gioco la differenza tra SEO e Google Ads. La SEO è più efficace per rispondere a ricerche informative o per costruire consapevolezza e autorità a lungo termine. È ottimale quando gli utenti cercano approfondimenti, recensioni o guide.
D'altra parte, Google Ads è ideale per rispondere a intenti di ricerca transazionali. Se un utente sta cercando di acquistare un prodotto o un servizio in modo immediato, un annuncio ben posizionato può catturare efficacemente quella domanda.
In sintesi, la scelta tra SEO e Google Ads dipende dal tipo di bisogno dell'utente e dall'obiettivo del tuo business. Mentre la SEO costruisce un valore duraturo nel tempo, Google Ads può offrire risultati immediati e mirati. Idealmente, una strategia di digital marketing ben bilanciata dovrebbe includere entrambi gli approcci per coprire tutti gli aspetti del viaggio dell'utente.
Come individuare le query di ricerca giuste? Quali frasi utilizzano i tuoi potenziali clienti nelle loro ricerche su Google? Oltre all’utilizzo degli svariati tool che la rete mette a disposizione per l'Analisi SEO, per capire cosa e come cercano le persone ci viene in soccorso il Neuromarketing. C’è infatti un concetto strategico molto importante, che ci aiuta nella complessa analisi del comportamento del cliente, per individuare cosa pensano e come scrivono i tuoi potenziali clienti, quando cercano una soluzione che tu puoi offrire loro.
Clayton Christensen, professore della Harvard Business School e inventore del Job To Be Done, ha teorizzato che una persona, quanto acquista un prodotto o un servizio, vuole risolvere un’esigenza specifica.
"Le persone non vogliono un trapano da un quarto di pollice,
vogliono un foro da un quarto di pollice"
Questa “strategia mentale” viene definita Job To Be Done ed è molto utile per decodificare il comportamento e individuare come le persone pensano e scrivono nella barra di ricerca.
Prima di proseguire, ti invito a riflettere su un concetto: le persone non sono tutte uguali, e nemmeno i clienti. All’interno di un’organizzazione lavorano diverse figure professionali con caratteristiche individuali, culturali, tecniche e gerarchiche differenti che le spingeranno a compiere ricerche differenti ovviamente.
Per questo motivo ci vengono in soccorso le Buyer Personas, uno degli elementi cardine della metodologia Inbound Marketing, della quale SEO, SEO Marketing, Search Engine Marketing e Social Media Marketing fanno parte.
Le Buyer Personas sono una rappresentazione semi-fittizia del cliente ideale e servono a identificare e segmentare le varie tipologie di persone con cui l’azienda si relaziona al fine di ricostruire il job to be done, e individuare il search intent durante tutto il buyer’s journey o viaggio del cliente.
Il search intent, o intento di ricerca, è la reale e inconscia intenzione, che spinge una persona ad effettuare una ricerca sul web. Studiare il search intent, classificando le query di ricerca online, consente di adottare un approccio strategico per la SEO, il SEA in generale ed il content marketing, ottimizzando il sito web ed i suoi contenuti.
Prima di proseguire e comprendere perché il search intent è così importante per raggiungere gli obiettivi di marketing, e perché è in grado di influenzare l’intera strategia Inbound Marketing e SEO, ti mostro di seguito quali sono le principali fonti di traffico di un sito web.
Fonti di traffico: come arrivano le persone sul sito web?
Come puoi vedere il traffico verso il sito web, statisticamente proviene da tre fonti principali, due delle quali sono fattori determinanti per la SEO:
Entrambi i fattori, per essere efficaci, sono costruiti intorno al job to be done ed al search intent in modo che la buyer persona, nel momento del bisogno, trovi quel che sta cercando per soddisfare la propria strategia.
La ricerca online è guidata da specifici obiettivi o intenzioni, conosciuti come "search intent". Capire queste intenzioni è cruciale per indirizzare le risposte più appropriate alle query degli utenti. Ecco una panoramica dei principali tipi di search intent:
Quando un utente vuole imparare, esplorare o comprendere qualcosa, la sua ricerca è guidata da un intento informativo. Queste ricerche sono mosse dalla curiosità o dalla necessità di acquisire conoscenze su un argomento.
Esempio: un utente che digita "come si fa il pane" sta cercando istruzioni dettagliate per preparare il pane.
Questo tipo di intento si verifica quando un utente vuole visitare un sito web specifico o una pagina web. Spesso, l'utente conosce già la destinazione, ma usa il motore di ricerca per arrivarci più velocemente.
Esempio: inserire "YouTube" nella barra di ricerca indica che l'utente intende andare direttamente al sito di YouTube.
L'intento transazionale si manifesta quando l'utente ha l'obiettivo di eseguire una transazione, come l'acquisto di un prodotto o la sottoscrizione di un servizio. Questa ricerca è spesso un indicatore di una decisione di acquisto già presa o in fase di finalizzazione.
Esempio: La ricerca di "acquista iPhone 13 online" dimostra che l'utente è pronto a fare un acquisto.
Questo intento è una via di mezzo tra l'intento informativo e quello transazionale. L'utente è orientato all'acquisto, ma prima desidera confrontare le opzioni o cercare ulteriori informazioni per prendere una decisione informata.
Esempio: la ricerca di "recensioni aspirapolvere senza filo" indica che l'utente sta valutando diverse opzioni prima di effettuare un acquisto.
Comprendere questi intenti permette a chi crea contenuti ed al consulente SEO di ottimizzare le pagine web in modo che corrispondano più strettamente alle esigenze e alle aspettative degli utenti, migliorando l'esperienza di ricerca e aumentando la probabilità di raggiungere il pubblico desiderato.
Il 77% delle Persone preferisce i risultati naturali quando cerca informazioni, solo il 23% clicca sugli annunci.
Come avrai certamente compreso, conoscere quale sia il search intent è di fondamentale importanza, poiché influenza la strategia SEO di posizionamento su Google, ma anche le campagne di annunci e display a pagamento.
Una domanda nasce spontanea nel momento in cui ti renderai conto, che i tuoi potenziali clienti, faranno ricerche con diversi search intent in testa, e quindi cosa fare?
La miglior cosa da fare in questa situazione è differenziare, ovvero produrre contenuti diversi in funzione del search intent che intendiamo soddisfare. I contenuti ottimizzati per i motori di ricerca, sono il cuore della strategia SEO e Content Marketing, il loro scopo dovrà dunque essere in linea con le esigenze delle persone, ovvero dei potenziali clienti che sono alla ricerca delle soluzioni che offri:
Per sviluppare contenuti adeguati alle buyer personas ed ai rispettivi search intent, con una strategia di content marketing efficace, occorre sapere in quale fase, del ciclo di vita del cliente, si trova è il tuo potenziale cliente e come cerca informazioni. La rete ed il mercato ci mette a disposizione svariati tool per scoprire con quali query di ricerca ha senso farsi trovare, di seguito te ne elenco alcuni estremamente efficaci.
Altri tool utili ed interessanti per capire quali sono i temi caldi a cui gli utenti sono interessati:
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